sabato 2 agosto 2014

Marko Djordjevic & Sveti "Something Beautiful (1709-2110)" (Goalkeeper Records, 2013)

Bobby Avey (pf); Desmond White (up b); Eli Degibri (ten); Tivon Pennicott (ten); Marko Djordjevic (batt)

In un percorso di soli originali il batterista Marko Djordjevic definisce l’estetica del nuovo lavoro firmato Sveti, il suo progetto attivo da diverso tempo che in questa occasione presenta una diversa line up. Molto spazio espressivo è concesso ai fiati, come in Heart Bop, dove è il tenore di Eli Degibri a ritagliarsi alcuni momenti di primo piano, o come in Chimes, brano segnato da un lungo tema espresso da Tivon Pennicott. Nelle parti in trio (piano, basso, batteria) il protagonista è Bobby Avey, grazie a un pianismo delicato e melodioso capace di costruire scenari che rimandano un’idea armonica priva di tensione (Svetlana, Which Way Is Down). Djordjevic ama rimanere in secondo piano, e nella sua scrittura raramente emergono le proprie radici balcaniche (Home Made) in un contesto generale di carattere mainstream.

Heart Bop / Which Way Is Down / Svetlana / Ten Large Serbians / Home Made / Something Beautiful / 2007 / Chimes / Flaxy World / War Song / Celebration / Svetlana Swinging On A Summer Evening

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