sabato 13 ottobre 2012

Deison: Quiet Rooms (Aagoo Records, 2012)

Deison mantiene nei contenuti di “Quiet Rooms” le aspettative racchiuse nel significato del titolo. Si tratta infatti di quattro movimenti (denominati “Room I-IV”) che riflettono le sensazioni e gli scenari immaginari di stanze silenziose, con le loro ansie, i loro rumori ambientali e un drone di sottofondo che accompagna l’intera registrazione. Circa quarantasei minuti di muisca ambient, intesa come proiezione in sound del nulla. Il niente che anziché essere fatto di spazi vuoti viene riempito con una sorta di densità sonora che oscilla tra momenti più o meno intensi. Una musica che sembra non avere mai inizio, ma che a conti fatti si rivela infinita, da mettere in loop fino a formare un’onda continua che inesorabilmente invade l’area circostante. Proposta che al semplice ascolto non risulta di grande appeal, e che porge il fianco alla facile distrazione, ma che potrebbe rivelarsi decisiva in caso di installzione artistica, a commento di immagini che ne amplifichino gli eventuali significati. Chiamala se voui avanguardia.

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