giovedì 19 gennaio 2012

ZOFT: “Electrically Haunted”

Dietro la sigla ZOFT si cela un duo composto dal drummer Damien Magnette e dal chitarrista Nicolas Gitto, musicisti operanti nell’area di Bruxelles capaci di scolpire la materia sonica fino a plasmare figure indefinibili. Le undici tracce nella scaletta di “Electrically Haunted” vivono di tensioni emotive forti, di cortocircuiti formali e melodici prossimi all’isteria, di sterzate impreviste e idee creative. Musica perlopiù strumentale, che si evolve in maniera continua, senza riservare spazi ai silenzi e ai momenti di pensiero statico, in un continuo turbinio di atmosfere surreali e situazioni spigolose. Evidenti sono i lineamenti del dna degli ZOFT nell’opener “Exit”, brano dove si accatastano piani sonori dal sapore post-rock, mentre nella successiva “L’homme machine” è un andamento più secco e istintivo a trascinare il brano verso lidi di psichedelia visionaria. Non mancano i passaggi dallo sviluppo labirintico, vedi la convulsiva “Shramana”, ma anche i pezzi senza confini definibili, come lo scuro “Mike Tapping”, altro scenario apocalittico dove da un momento all'altro ci si può tranquillamente attendere l’irreparabile. C’è anche da farsi venire le vertigini nel’oscillante “Mr. Goodpain” in un album non di grande potabilità, adatto però a chi ha voglia di mettersi sul sentiero a ostacoli di un ascolto che non prevede né sconti né compromessi melodici.

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